Il principio fondamentale della salvaguardia del patrimonio artistico/culturale.

Il patrimonio culturale è un modo di vivere.


Il patrimonio culturale è un modo di vivere che una comunità ha ereditato dalle generazioni precedenti e che trasmette alle generazioni successive e si riferisce a luoghi storici, monumenti, oggetti significativi per l'archeologia e l'architettura e attività tradizionali. Il patrimonio culturale offre alle persone un legame con determinati valori sociali, credenze, religioni e costumi, permettendo di identificarsi con altre popolazioni ottenendo un senso di unità e di appartenenza ad un gruppo e consentendo loro di comprendere meglio le generazioni precedenti, la storia che gli ha caratterizzati sino ad oggi e che ha permesso di ottenere la loro attuale identità, il loro legame con il passato, con il loro presente e con il futuro. Il patrimonio culturale svolge un ruolo molto importante nella nostra vita in quanto è ciò che ci tiene attaccati alla nostra religione, alle nostre tradizioni e credenze ed è dovere della nostra società preservare il nostro patrimonio culturale.
Il patrimonio culturale è una realtà dinamica, poiché si tratta di un insieme aperto, non definitivo, ma in perenne ampliamento: di esso vengono a far parte ritrovamenti e acquisizioni continui di dati e materiali. Beni ambientali
Fanno parte del patrimonio culturale di un paese e costituiscono paesaggi naturali o trasformati ad opera dell'uomo. Esistono due principali tipologie di beni ambientali: · lebellezze individue, ossia quelle che conservano una non comune pregevolezza intrinseca spontanea. · le bellezze d'insieme, cioè le forme naturali o gli edifici che vanno protetti, in quanto parte integrante di un complesso unitario di particolare valore
Posted by Alessandro Cocozza
Che cosa sono i Beni Culturali?

I beni culturali sono, con una prima sostanziale definizione, tutte quelle cose mobili e immobili che presentano, secondo criteri dati dalla normativa sui beni culturali, un interesse artistico, storico, archeologico, archivistico, bibliografico, etnoantropologico, nonché un interesse quali testimonianze aventi valore di civiltà.


La legge sui beni culturali individua anche queste categorie di oggetti che sono sempre dichiarati beni culturali, anche senza l’atto di notifica:

a) le raccolte di musei, pinacoteche, gallerie e altri luoghi espositivi dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico;
b) gli archivi e i singoli documenti dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico;
c) le raccolte librarie delle biblioteche dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente e istituto pubblico.

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Posted by Antonio Palumbo
I Beni Culturali
Posted by Pasquale Edilberto Maione
La Campania come regione è una delle più ricche dal punto di vista culturale con ben 10 siti patrimonio dell’UNESCO, 6 luoghi e 4 beni immateriali. L’immenso patrimonio dei beni culturali rappresenta una delle risorse economiche più rilevanti per il turismo non solo nella nostra regione ma in tutta Italia. Ne consegue che la tutela del patrimonio dovrebbe essere una delle priorità del nostro Paese ma, come cita l’art. dal titolo “La tutela dei beni culturali nell’Italia che vorremmo” di Federica D’Auria del 4/01/2020 “La valorizzazione dei beni culturali presuppone prima di tutto la loro tutela, che sta nel loro riconoscimento, nella conservazione, la protezione e il restauro. Preservare fisicamente i beni culturali è certamente il primo passo, ma non deve mancare di certo la possibilità della fruizione di questi beni artistici. Promuovere la cultura vuol dire anche diffondere la conoscenza del nostro stesso patrimonio culturale, in linea con ciò che recita l'articolo 9 della nostra Costituzione.” Ricordiamo anche le parole dello studioso Tomaso Montanari, che sull'articolo 9 della Costituzione ha scritto un intero saggio. Ciò che si voleva salvare, ricostruendolo, non era solo un cumulo di pietre, e nemmeno un’astratta bellezza: il ‘patrimonio’ che era in gioco era, letteralmente, il retaggio dei padri, l’eredità delle generazioni che ci hanno preceduti. Potremmo dire, riprendendo e ampliando la metafora ruskiniana sul paesaggio, che il patrimonio delinea le fattezze del ‘volto della patria’: i costituenti dicono, infatti, con straordinaria lucidità ciò che spesso gli stessi storici dell’arte dimenticano, e cioè che il patrimonio non è la somma amministrativa dei musei, delle singole opere, dei monumenti, ma è una guaina continua che aderisce al paesaggio – cioè al territorio ‘della Nazione’ – come la pelle alla carne di un corpo vivo. Il patrimonio diffuso è la forma dei nostri luoghi, è una indivisibile fusione tra arte e ambiente, è un tessuto continuo di chiese, palazzi, strade, paesaggio, piazze. Non una specie di contenitore per ‘capolavori assoluti’, ma proprio il contrario, e cioè la rete che congiunge tante opere squisitamente relative, e che hanno davvero un significato (artistico, storico, etico, civile) solo se rimangono inserite in quella rete. Il paesaggio e il patrimonio sono dunque un’unica cosa: e sono l’Italia, della quale costituiscono, inscindibilmente, il territorio e l’identità culturale. Far conoscere agli altri la propria identità attraverso i beni culturali presuppone che ognuno nel proprio piccolo debba essere un cittadino attivo, il che non è semplice specialmente in questo periono storico abbastanza complesso ( crisi economica, energetica, guerre, pandemie …) bisogna però trovare le risorse territoriali in grado di spronarci a far si che vengano valorizzate ed utilizzate per lo sviluppo del proprio territorio. Proprio come ha fatto la cooperativa dei giovani “La Paranza” del rione Sanità, da oltre 13 anni hanno contribuito a fare del quartiere uno dei luogni di attrazione di Napoli, un’importante destinazione culturale. Nella mia città, purtroppo sono pochissime le iniziative messe in atto dalle amministrazioni locali, solo qualche volta le istituzioni scolastiche con le iniziative “Adottiamo un monumento” hanno messo in risalto le testimonianze culturali che identificano la nostra popolazione territoriale, ma c’è da dire che fra noi giovani non si vede alcun interesse né alcuna iniziativa, forse presi da altri interessi siamo superficiali…ma quando vediamo o sentiamo notizie di iniziative prese in altre città rimaniamo stupiti e sorpresi…basterebbe capire che anche noi possiamo essere cittadini attivi per far conoscere ad altri la nostra cultura, il nostro passato attraverso le opere ed i beni culturali. Negli ultimi decenni le proposte culturali si sono incredibilmente moltiplicate, complice una progettazione turistica incline ad includere sempre più di frequente le esperienze culturali nei propri prodotti. Si parla di turismo esperienziale, di turismo partecipato. La cultura è diventata una risorsa imprescindibile per l’innovazione turistica così come il turismo si è rivelato un possibile canale di finanziamento nonché di diffusione della cultura stessa. Il valore legato alla cultura oggi è fondamentale nel modo di concepire il viaggio e la vacanza sia per gli adulti che per i giovani. Nelle progettazione dei pochi viaggi che ho fatto ho dato sempre la priorità alla visita dei siti archeologici e alle opere d’arte perché insieme agli usi ed alle tradizioni li ritengo la sola testimonianza della vita passata.
Posted by Rosaria Cirillo
La tutela del patrimonio

Il patrimonio culturale è un modo di vivere che una comunità ha ereditato dalle generazioni precedenti e che trasmette alle generazioni successive e si riferisce a siti culturali, luoghi storici, monumenti, oggetti significativi per l'archeologia e l'architettura, folklore e attività tradizionali.

Arti dello spettacolo, pratiche sociali, rituali, conoscenze e pratiche riguardanti la natura, cerimonie religiose, abilità nel produrre mestieri tradizionali, musica, danza, letteratura, teatro, lingue, cibo, costumi, espressioni artistiche di qualsiasi genere e così via; in parole povere tutti valori per noi quotidiani e pertanto considerati vitali e da preservare per le generazioni future.

Il patrimonio culturale offre alle persone un legame con determinati valori sociali, credenze, religioni e costumi, permettendo di identificarsi con altre popolazioni con background simili ottenendo un senso di unità e di appartenenza ad un gruppo e consentendo loro di comprendere meglio le generazioni precedenti, la storia che gli ha caratterizzati sino ad oggi e che ha permesso di ottenere la loro attuale identità, il loro legame con il passato, con il loro presente e con il futuro, indispensabile in un'epoca di globalizzazione in cui esso ci aiuta a ricordare la nostra diversità culturale sviluppando il rispetto reciproco ed un rinnovato dialogo tra culture diverse.

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Posted by francesco d'angelo
Beni Culturali
Posted by Francesca Pia Raggi
I beni culturali sono tutte le testimonianze, materiali e immateriali, che hanno un valore per la società. Con questa definizione si comprende che sono beni culturali non solo gli oggetti d’arte, ma tutto ciò che ha un valore storico, ovvero oggetti come libri, documenti, oggetti d’uso comune, vestiti, strumenti scientifici e altro. Una prima distinzione si può fare tra beni materiali e immateriali.I beni materiali sono tutti quegli oggetti che hanno una forma definita e stabile, ad esempio: quadri ,statue,vestiti, architetture, utensili e altro..I beni immateriali, invece sono tutti quelli che non hanno una forma definita e stabile, ma esistono solo nel momento che avvengono, ad esempio,feste e riti religiosi, processioni e gare sportive.I beni culturali vengono in genere suddivisi anche in mobili e immobili. I beni mobili sono quelli che possono essere spostati da un luogo ad un altro, senza rovinare la loro integrità. In genere i beni mobili sono quadri, sculture, oggetti vari, vestiti e strumenti. I beni immobili sono quelli che non possono essere spostati dal luogo sul quale sono stati creati. In questa categoria rientra tutto ciò che è architettura e urbanistica, ovvero tutto ciò che è strutturalmente connesso ad esso come affreschi e monumenti. Nella categoria dei beni immobili rientrano anche i beni paesaggistici.I beni paesaggistici sono quegli angoli del territorio italiano che hanno particolare valore storico e estetico, e che quindi sono da tutelare come i beni realizzati dall’uomo. In genere in questa categoria rientrano le coste, i vulcani, i parchi naturali, fiumi e laghi, le montagne, boschi e foreste, ecc.

Posted by Adriano Grazioso
Il lavoro ruota attorno alla necessità di riflettere sul tema della valorizzazione del bene culturale.Impegnarsi nella tutela dei beni culturali, favorirne la loro trasmissione è fondamentale: rappresenta un fortissimo stimolo per riflettere sulla nostra cultura e per migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo. Inoltre ritengo che sia fondamentale che un bene culturale assuma un ruolo centrale per la società e che diventi uno stimolo per forme di conoscenza o di cultura. Se magari le persone capissero che questi beni non appartengono solo al passato ma anche al presente si riuscirebbe a fare un grandissimo salto di qualità, andando a colpire il centro degli interessi delle persone.


Posted by Marco Rosano
I beni culturali e la loro valorizzazione
Sono beni culturali le cose sia mobili che immobili appartenenti allo Stato, alle regioni e agli enti pubblici territoriali.
Sono beni culturali: le raccolte di musei, pinacoteche, gli archivi, i singoli documenti e le raccolte libraie delle biblioteche appartenenti a privati.
La conservazione del paesaggio e dei beni culturali, ovvero l’insieme delle bellezze naturali e del patrimonio artistico-storico-culturale, è un esigenza irrinunciabile nel nostro paese e va considerata come un aspetto specifico legato alla tutela dell’ambiente. Già la costituzione intende la tutela del paesaggio come protezione del patrimonio naturale e riconosce, inoltre, tra le finalità principali dello Stato la conservazione del patrimonio storico e artistico con l'obiettivo di salvaguardare la civiltà, i costumi e le tradizioni, e di proteggere l’ambiente costruito nel tempo dall’uomo.
Per quanto riguarda la valorizzazione dei beni culturali, sono prese in considerazione tutte le attività volte a costituire e organizzare risorse, strutture e reti, per permettere la comprensione, da parte delle persone, dell'importanza dei propri averi. Sono previste sanzioni penali contro chi esegue opere ed effettua interventi illeciti su beni culturali, ne fa uso illecito, si impossessa illecitamente dei beni culturali di proprietà dello Stato, falsifica opere d’arte ed esegue ricerche archeologiche senza permessi.
Posted by Matteo Ecora
I BENI CULTURALI SONO INDISPENSABILI
Il termine “bene culturale” raccoglie cose molto diverse tra loro, ma che hanno in comune l’esigenza della conservazione e della tutela, in quanto sono espressione di cultura e valori per la società.
Si definiscono beni culturali tutte quelle opere che costituiscono testimonianza culturale importante, ma anche quelle che non raggiungono un elevato contenuto artistico; ad esempio gli oggetti d’uso(vasi, libri e gioielli), in quanto ci raccontano la vita del passato e le tradizioni popolari, oppure gli attrezzi da lavoro quando rappresentano l’attività umana nel corso del tempo.
I beni culturali, in Italia, sono tutelati sia dal CODICE DEI BENI CULTURALI, che dall’articolo 9 della Costituzione. In base all’articolo 9 della Costituzione, la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e tutela anche il paesaggio e il patrimonio artistico della Nazione.
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
I beni culturali spesso sono un patrimonio dell’umanitá; l’UNESCO si occupa proprio della protezione del patrimonio mondiale, che comprende sia quello culturale che naturale.
L’Italia è il primo paese al mondo per il numero di siti tutelati dall’UNESCO; se ne contano 53.
Tra i beni culturali ci sono palazzi, monumenti e centri storici; invece tra quelli paesaggistici ci sono le Langhe e le Dolomiti.
Inoltre l’UNESCO, come visto dal video, tutela anche i beni immateriali come la dieta mediterranea, la pratica della falconeria e della vite, la pizza napoletana ecc…
PERCHÉ DOBBIAMO PROTEGGERE I BENI CULTURALI? Ciò che è importante è proteggere i beni nello stato in cui ci sono giunti, in modo da trasmetterli anche alle generazioni future. Il termine conservazione significa proprio questo, cioè nel senso che ,chi verrà dopo potrà fruirne.
Oggi ,però, non è così perché viviamo in una società consumista, in cui il valore mercantile ha sostituito quello estetico, in quanto noi di tutto conosciamo il prezzo, ma di niente il valore.
Ritengo che il nostro patrimonio artistico sia tra i più originali del mondo e riflette quella che è la nostra cultura e il nostro modo di essere cittadini italiani, ed è proprio in esso, che risiede il cuore della nostra identità. Si tratta di una ricchezza ineguagliabile e quindi è fondamentale salvaguardala.
Uno dei beni culturali più belli in Italia è il Colosseo, originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio; la sua bellezza lascia a bocca aperta molte persone e ospita migliaia e migliaia di visitatori ogni anno.


Posted by Gaia Perrotta